Beh, tutto sommato son cose che più o meno ci ripetiamo da anni.
Vedo peró che si fa ancora poca attenzione ad aspetti come non lasciar le coil a bagno per lunghi periodi, ricotonare spesso e cercare di vaporizzare con moderazione. La quantità di ml vaporizzati in un giorno sono un argomento troppo sottovalutato, IMHO.
Capisco che appena si comincia é un aspetto trascurabile per combattere la dipendenza dalle analogiche. Ma chi è ormai libero da quella tentazione, dovrebbe cercare di limitarsi (e per farlo credo sia inutile ridurre drasticamente la nico) dato che, vero che non è fumo, ma non vorrei che con la scusa della riduzione del danno si finisca per ‘esagerare’.
Ridurre la nico puó essere importante per liberarsi dalla dipendenza fisica, ma questo non significa che inalare pg, vg e, soprattutto, aromi (alcuni più di altri) sia come respirare aria pura.
Purtroppo su fili ed aromi (e magari mettiamoci anche il cotone! Quanti finiscono per bruciarlo almeno superficialmente?) si sa ancora troppo poco... ma partendo da presupposti come no attivazioni a secco, pulizia fatta nel modo giusto, tempi di permanenza dei liquidi nei nostri atom e resistenze, evitare che la coil raggiunga temperature troppo alte (possibile farlo sia con sia senza tc ma quest’ultimo ci dà una grossa mano), evitare wick metalliche e forse anche complex e evitare di vaporizzare con coil troppo incrostate (e lo fanno molto prima che sopraggiungono gli odiati saporacci).
Accorgimenti più legati al buon senso che a studi veri e propri. Fanno anche meno ‘rumore’, meno scalpore... ma ricordarlo non guasta!
Superfluo? Ed anche se fosse? Piccole abitudini che, una volta entrate nelle nostre abitudini, non rendono di certo i nostri sistemi di alimentazione meno pratici.
Volendo... avrei anche una mia convinzione che utilizzare atom con portata d’aria non troppo ristretta e camere di vaporizzazione non troppo risicate aiuti a far lavorare la coil in maniera ottimale (ovvio peró che non parlo in termini di resa e prestazioni: le melanzane fritte son più buone di quelle cotte al vapore ma credo sia più salutare, pur essendo molto ignorante in materia, il secondo metodo di cottura).