E' proprio la base che non bisogna avere; una mesh dura e mal lavorabile.
Una buona ossidazione basta e avanza. All'inizio della mia avventura anch'io seguivo il metodo sopra descritto, poi con l'esperienza ho capito 2 cose:
1) una buona ossidazione a foglio aperto su entrambi i lati e poi una volta fatto il rotolino una passata con il cannello nel punto ove andrà a contatto con il filo, quest'ultimo passaggio è importante per due motivi: il primo è affrancarsi da possibili hot spot dovuto a una insufficiente ossidazione; il secondo togliere i residui di grasso che inevitabilmente le mani lasciano durante la lavorazione. Questo è più che sufficiente per non avere hot spot
2) la mesh deve essere morbida quando viene infilata nella coil (o il metodo che vi fa più piacere) questo per mantenere inalterata la capillarità, una mesh indurita veicola peggio il liquido.
Ricordo chi ha descritto il metodo da te citato, con scritti e un tutorial di una 50ina di minuti. Persona che mi ha guidato nei primi passi di questa avventura da vaper. Ha tramandato quella che era l'esperienza di amici suoi, se ricordi lo ha ampiamente e ripetutamente detto di non essere un esperto di mesh. Ho inizialmente seguito il guru di allora, poi con l'esperienza ho fatto di testa mia.
Da allora (5 anni fa) sono cambiate tante cose, ci sono materiali nuovi che danno risultati allora impensabili. Ma quello che più è cambiato è la possibilità di confrontarsi e grazie all'esperienza condivisa avere la conferma della bontà del proprio metodo e di aggiungere ogni giorno dettagli che migliorano la tua tecnica.